Effetti sulla salute

Dottor Tom

L'ozono troposferico costituisce una componente importante dello smog fotochimico, infatti essendo un forte ossidante è in grado di attaccare i tessuti dell'apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi ed alla gola, ma pure tosse e riduzione della funzionalità polmonare.
La maggior parte di questi effetti sono a breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma è noto che possono sussistere anche danni derivati da ripetute esposizioni di breve durata, un esempio è l'accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare.
Voi giovani siete il gruppo di persone a più alto rischio per l'esposizione ad ozono, in quanto trascorrete gran parte del periodo estivo all'aperto e siete spesso impegnati in attività fisiche intense (ad esempio a molti di voi piace giocare a calcio immagino).
Avete anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie.

Precauzioni raccomandate

Dottor Bill

Poiché l'intensità degli effetti dell'ozono cresce con la durata dell'esposizione dell'individuo, la regola principale è quella di limitare l'esposizione e quindi, principalmente, limitare le attività all'aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle ore 12.00 alle ore 17.00 (soprattutto in Estate).
Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi, avendo l'accortezza di ventilarli nei momenti freschi come la mattina presto o la sera.
Un aspetto importante nelle giornate caratterizzate da alti livelli di ozono è l'alimentazione, infatti una dieta ricca di sostanze antiossidanti può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo all'ozono ed è quindi consigliato, in questi periodi, privilegiare cibi che contengano tali sostanze.
I cibi ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura di stagione; per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole e meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (presente in uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano ed olio di fegato di merluzzo) e il selenio (presente in pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra e germe di grano).
Chiaramente per i soggetti rientranti nelle categorie a rischio come la vostra, è consigliabile applicare questi suggerimenti anche con livelli di ozono inferiore alla soglia di informazione (180 µg/m3).